La pretesa di mettere il becco nei conflitti altrui ha creato piu ingiustizie di quelle che voleva impedire.
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Così parla Carlo Delnevo, padre di Giuliano, il 25enne di Genova partito per la Siria con lo scopo di aiutare i ribelli al regime di Assad e lì morto. Si era convertito alla religione musulmana col nome di Ibrahim.
Leggendo le parole di questo padre mi viene in mente il detto: "Il frutto non cade mai lontano dall'albero".
A quest'uomo Il Messaggero ha dedicato un'intervista di parecchie colonne.
Poveri noi....
Tutto quello che c'è da dire lo dice Claudio nel commento all'articolo.
RispondiEliminaSi. Nembokid de noantri non ha fatto colpo.
Elimina«La pretesa di mettere il becco nei conflitti altrui ha creato piu ingiustizie di quelle che voleva impedire»
RispondiEliminaMa non è quello che ha fatto il figlio?
Certo che però il figlio non "ha sparato missili da kilometri di distanza", il figlio "ha messo in gioco la sua vita per qualcosa in cui credeva".
EliminaHo ragione io che se lo meritano 'sto gran califfato.