4 ott 2014

Si..può... fare!!!

Guardando le statistiche, incuriosita dal post di Barbara su come qualcuno potesse giungere nel tuo blog digitando sui motori di ricerca parole insolite, mi imbatto in questo


No, non mi sono meravigliata del fatto che qualcuno mi abbia trovata digitando Moana, la citai su un vecchio post.
La parola che non mi aspettavo proprio è stata Tosatsu kutsu.



Come si sia potuti giungere a me cercando delle scarpe per guardoni mi è ignoto.

Ed io che ero rimasta ai famosi "occhiali a raggi x" che pubblicizzavano sui giornali di quando ero ragazzina. 



Anni fa si sognava di poter vedere, attraverso gli abiti, le nudità nascoste delle donne persone. 
Ora direttamente si filma il bocciolo di rosa della vicina di metropolitana.

La ricerca in tal senso è in continua evoluzione. 





22 commenti:

  1. Le scarpe mi riportano ad una barzelletta che per pudore non posso raccontare, una roba di scarpe lucidate a specchio, anzi sai che ti dico? Secondo me 'sti musi gialli hanno copiato ché so' boni solo a copia'.

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    1. Tocca che te vedi [o rivedi] er gran Torino....

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  2. Mi pare evidente il nesso. Sul tuo blog viene spesso un masturbatore seriale.
    Oltre a tutto, il sig.Train è quadrumane, e quindi splendidamente attrezzato per attivare la telecamera senza farsi notare.

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    1. Il nostro caro quadrumane al momento è in spam e si starà mangiando le quattro mani a mozzichi.

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    2. Speriamo che le lavi, prima di mangiarle

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    3. Ha proprio ragione, S.ra Rachel. Jazztrain non ha motivo di prendersela: Erasmuccio e' proprio soltanto "un bravo ragazzo". Ma anche lei nonpare da meno.

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    4. Un bel giorno, sig.Topo, lei che è moralmente superiore ci spiegherà perché ad alcuni è concesso insultare in continuazione, mentre agli altri non è concesso parlare, con rispetto, delle (peraltro legittime) abitudini sessuali di un archetipo.
      In passato avevamo provato a stilare, per i nostri lettori, un florilegio degli insulti da noi ricevuti in un solo giorno. Non lo facciamo più per non tediare, ma, se lei lo desidera, può accedere al nostro archivio, che è sterminato e contiene esclusivamente testi pubblicati su blog e lei amici, compreso il suo.
      Basta chiedercelo, sig.Topo: lo mettiamo a disposizione all'indirizzo che lei desidera.Ma, se vuol fare più presto, può andare dove lei sa.

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    5. Finisce sempre così, con il compianto del sig.Train, che, invece di spremere una lacrimuccia, spreme un linkuccio. Seguendo il linkuccio, si vedono commentucci dello stesso sig.Train: coperti da anonimato, ma riconoscibili dall'incerta sintassi.

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    6. "Seguendo il linkuccio, si vedono commentucci dello stesso sig.Train: coperti da anonimato, ma riconoscibili dall'incerta sintassi."

      Invece questo commentuccio sull'anonimato, mi ricorda tanto quel simpatico modo di dire che sembra fatto apposta per Erasmo: Il bue che dà del cornuto all'asino.

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    7. A me non pare di essere bue, sig.Train, ma è indubbio che lei sia un asino, sig.Train. Cornuto no, perché bisognerebbe che lei avesse una donna.

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    8. "A me non pare di essere bue..."

      Infatti, non è bue, è solo una nullità che crede di essere qualcosa, ma è solo meno di niente.
      " Nuddu, miscatu cu nenti."

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    9. No, Erasmuccio, tu - come al solito - meni il can per l'aia e la butti in caciara. Io non mi riferisco affatto al generico insultare, che è cosa da cui, onestamente, nessuno di noi può dirsi esente, ma che è anche cosa giustificabile in molti casi.
      Mi riferisco al fatto che tu, di qualunque cosa si parli - di Capurro o di Cartesio come di tosatsu kutsu - non possa mai comunque fare a meno di evocare Jazztrain e di insultarlo, sempre, puntualmente e senza neanche un briciolo di provocazione o di nesso logico. Il che - in tutta sincerità, Erasmo caro - induce le persone di buon senso a sospettare che in te agisca una grossolana forma manicale, del genere frammisto delle ossessioni sessuale e persecutoria, salvo altre.

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    10. Va bene, Topo. Tu alle cose ci arrivi con 40 anni di ritardo (per esempio, alla sinistra) e, quindi, perché non aprire per te le stagione psicoanalitica, che ormai anche i più dilettanteschi degli aspiranti intellettuali hanno abbandonato con nausea?
      Accomodati in questo campo inesplorato.

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    11. Ringrazio Top Ganz per avermi difeso, non era obbligato a farlo e né gli ho chiesto d'intervenire.

      Gradirei in futuro di non essere più chiamato in causa per futili motivi, come è accaduto in questo thread e in quello dedicato al compianto Marco Capurro nel quale mi sono state mosse accuse demenziali. Se dovesse continuare questo sgradevole andazzo allora non solo riterrò responsabile colui che per puro diletto è solito utilizzare la diffamazione come mezzo per colpire i suoi nemici, ma riterrò responsabile anche lei. Si spera che la ragione prevalga e che in futuro simili episodi non capitino più. Non vorrei coinvolgere anche lei se un giorno dovessi decidere di portare il suo amico a pagare il fio delle sue colpe davanti a un giudice.

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    12. Sì, occorre dire che la materia ha un fascino oggettivo. Qui però il problema è che è di te che si parlava in termini psicanalitici, e mi pare anche che tu ci fornisca più di una ragione, più d'un fondamento e ripetute occasioni per farlo. Per cui la questione non sta tanto nel sottoscritto o nei miei interessi socio-politico-esistenziali, quanto piuttosto nella tua sindrome oggettivamente preoccupante.
      A ciò si aggiunga la tua inveterata abitudine di guardare il dito quando ti si indica la luna, ossia, come nella fattispecie, di far apprezzamenti sul tuo interlocutore invece che replicare nel merito. Immagino così che nella tua prossima replica tirerai in ballo Di Pietro o Juve-Roma di ieri, ma intuisco anche quanto possa essere duro ed improbo dover una buona volta guardare in faccia la tua di realtà.

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    13. Bello il sig.Train che mostra i muscoletti.
      Il suo scritto inbece, sig.Topo, non abbiamo avuto la forza di finirlo. Chissà che tesori custodiva.

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    14. Non se la prenda con loro se non riceve risposta sig. Erasmo, li sto custodendo nel tepore dello spam.

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  3. Una storia autentica, non diversissima dalla barzelletta delle scarpe lucide, me l'ha raccontata un amico. Già separato e coi figli ancora bambini, era andato in vacanza in un club Mediterranee in cui organizzavano anche intrattenimenti per i bambini. Una sera, in sala ristorante, avevano piazzato accanto al buffet delle verdure uno specchio per terra, e vicino una lavagna, sulla quale dovevano scrivere i colori delle mutandine delle donne che passavano. E ad un certo momento il figlio più piccolo del mio amico è corso da lui dicendo: "Papà! Papà! C'è una signorina che ha le mutandine di pelliccia!"

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    1. È che ora le pellicce non vanno più di moda cara Barbara.

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  4. http://procellaria.wordpress.com/2014/08/22/la-marmotta-di-meg-ryan/

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  5. "la moglie di Pippo non porta le mutande"
    "e tu come lo sai?"
    "ha la forfora sulle scarpe"

    (marino voglio - archeologo di barzellette e accanito fancazzista)

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