21 giu 2014

Il triangolo



Mi diverte tanto leggerla, alla faccia degli snob.

52 commenti:

  1. Sono d'accordo, salvo che quella di Paola Ferrari che limona con qualcuno pare tratta dal film "La morte ti fa bella".

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    1. Gira voce che compri i pezzi di ricambio a Maranello [e con le battute sulla signora De Benedetti si potrebbe andare avanti ancora per un po'].

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    2. Anche lei è andata avanti ancora per un bel po' (troppo). Però, se non altro, è una che si è fatta da sola. Come, è ovvio, però ha utilizzato le sue risorse.

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    3. Fra parentesi, Wikipedia non ci fa una bella figura avallando un incredibile 1960 come anno di nascita.

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    4. Anche la Lucarelli si è fatta da sola [usando peraltro le stesse risorse della Ferrari].
      Può risultare antipatica, suscitare invidia, ma è una blogger che tratta il gossip in modo spiritoso.

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  2. Ma sì, ci riproponga pure altre carriolate di fuffa come questa, Signora Rachel. Sì, alla faccia degli snob, come dice lei. Già, perché in quest'Italia renzian-neanchetantopostberlusconica, occorre essere snob, per l'appunto, o per meglio dire marziani per potersi permettere la sciccheria di ignorare questo ciarpame, vero?.
    Del resto, ha visto: la materia pare essere pane quotidiano anche del celeberrimo e ricercatissimo cicisbeo-guru, del rerum omnium arbiter, dell'Ercolino Sempreinpiedichetuttosaedituttoparla, del vate dalle cui labbra non a caso pendono trepide le aspettative di mezz'Italia e che risponde al nome di Erasmo Gattapelata.

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    1. Noto con piacere che, nonostante le carriolate di fuffa, mi legge ancora.

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    2. Toccagli la Famiglia De Benedetti, e morde.

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    3. Certo, Signora. L'ho detto sin dall'inizio che ho un debole per lei. Sia chiaro però che leggo lei, non la fuffa

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    4. @ Erasmo
      La "famiglia De Benedetti"? Ma di che parli? Il percorso mentale attraverso cui ti form .... ti ficchi nella zucca le tue bizzarre convinzioni dev'essere davvero oscuro e contorto come nessun altro. Questa della "famiglia De Benedetti" (la "famiglia" poi: ma quando mai me la sarei cacata?) è talmente spropositatamente ridicola e campata in aria che, anche volendola contestare (e non mi sogno nemmeno di volerlo), non saprei da dove cominciare.

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  3. Siate seri, anzi, siate tristi non permettete che l'idea stessa di poter vivere facendovi due risate trovi asilo nei vostri cuori afflitti dal renzismopostmancotantoqualcosa e se un cantuccio ancora è vuoto colmatelo di livore. Non temete di diventare dei noiosi ridicoli parrucconi e soprattutto comportatevi da zotici per dare lezioni di benaltrismo. Altro che 'sto ciarpame.

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    1. Oh, c'è pure lei. Bravo, continui così, a brucare la sua erba fuffa. Lei e il Gattapelata, però, avete pur sempre un'età. Troppa, glielo dico nel suo interesse, per lasciare indifferenti chi vi guarda cicisbeggiare frufrù e commentare i notiziari della serva in certi camerini, a mo' di Totò e Peppino, per capirci. E poi M.me Rachel, restando nella metafora decurtisiana, è impegnata altrimenti nel dopo teatro. Con ben altro genere di corteggiatori.

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    2. Garantisco che Giovanni è assai più giovane di me, o ne dimostra di meno.

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    3. Mai abbastanza giovane per non apparire - con te come spalla, poi - penosamente, per quanto comicamente inadeguato al ruolo sopra descritto.
      Date retta: fate ride e pure 'n po' piagne..

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    4. Certo che il Topo è molto aggressivo. Manganella tutti con lena.
      La ragione è, naturalmente, che dopo avergli affossato Bassolino, Di Pietro e Prodi, abbiamo osato mettere in mezzo anche la Famiglia De Benedetti. Ma Topo, stai sereno: guarda che non ne abbiamo parlato male. Abbiamo solo fatto cenno a qualche seduta dal chirurgo estetico.

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    5. Io esulto ogni volta che il Topo si avventura fuori dalla fogna.

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    6. Mi verrebbe da fare una faccina.

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  4. finalmente, visto l'harem di buffon, posso serenamente smettere di invidiare "la seconda palla di servizio di mc enroe".

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    1. L'ho cercata su gugle. Forte il ragazzo.

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  5. Capito Giovanni? Hai troppa età, sappilo.
    (E non dite al sorcio che Giovanni è bellissimo, mi raccomando, che se no ci si consuma il fegato).

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    1. E insomma, bello o brutto che sia Giovanni, "M.me Rachel è impegnata altrimenti nel dopo teatro. Con ben altro genere di corteggiatori". Parola del Topo, che è uno scaltro.

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    2. Se lo dice lui......Magari è uno di quelli che va fuori dai teatri.

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    3. Mi spiace, ma rilevo che lei si fa influenzare anzi che no da questi quattro suoi livorosi ospiti. Quelli che, sotto metafora, frequentano ..., meglio, che provano a frequentare i camerini - l'ho già detto chiaramente sopra - sono i suoi due gattoni Gattapelata e Giovanni - parrebbe - il Bello (se lo dice M.me Barbarà dev'essere vero), emuli dell'immortale coppia Totò & Peppino. Non io.
      Se permette, con tutta la deferenza e la preferenza che le riservo, il sottoscritto, nelle sue relazioni, non necessita e quindi non ricorre mai a certi atteggiamenti. E, se devo dirle che ho un debole (solo internettiano, s'intende) per lei, glielo dico e glielo ripeto qui chiaro e schietto, mica come quei due impiastri, eterni adolescenti, pateticamente tutti sfoggio, shampoo e deodorante.

      A proposito, avrei un P.S. per M.me Barbarà.
      M.me, mi rincresce sentirla parlare a vanvera di cose e persone, come il sottoscritto, che non conosce affatto o giù di lì. Lasciando stare il mio aspetto fisico, per sua pregiudiziale norma, deve sapere che io ignoro del tutto cosa sia il sentimento dell'invidia. In secondo luogo, pertanto, non ho mai invidiato neanche un uomo bello, non fosse altro che per il semplice fatto che, bello o brutto che io sia, il necessario, e spesso anche di più, grazziaddìo a me non è mai mancato, su certi versanti. Ma, per quanto ne sa lei, magari potrebbe anche essere dipeso da circostanze fortunate, dal fatto che non ho mai avuto granché ragione, nel senso cui accenna lei, di invidiare il prossimo e i bellocci di suo gusto. Eh, che ne dice?

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    4. Non c'è niente da fare: è stupido, è scemo, è imbecille, è deficiente, è un cretino integrale, è ritardato, è un idiota totale, non capisce un cazzo e più non capisce un cazzo più vuole a tutti i costi dimostrare di avere capito tutto.

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    5. Topo, ragioniamo con calma. Tu saresti qui se non ci fossimo mai conosciuti? no davvero. La ragione per cui sei qui è la particolare attenzione che ti abbiamo dedicato, in quanto fesso. Poiché tu hai questa strana mania di non voler passare per quello che sei (fesso), sono anni che ti dimeni e ti divincoli, oltre che presso di noi, anche sui blog dove noi siamo visitatori. Sempre con questa idea fissa: dimostrare che i fessi siamo noi, e tu il savio, e che, di riflesso, sono fessi quelli che non concordano con te.
      Hai persino fondato due blog per dimostrare il predetto, indimostrabile assunto.
      Topo, guardati indietro: hai lasciato una scia di merda che Pollicino, al tuo posto, ritrovava facilmente la strada. Adesso basta. Bello come sei, trovati una nuova morosa, e goditi la vita.

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  6. In qualche modo è stato galante con te, Rachel. In maniera del tutto involontaria ché l'intento era dare dei vecchi arrapati a noi, ma nono ti ha dato dell'attempato baldraccone, beh sull'attempato sono sicuro sul resto non saprei visto il tuo essere "impegnata altrimenti" e con "ben altro genere di corteggiatori".

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    1. E' lui, è lui che ci prova. Ha imparato dal sig. Train.

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    2. Ehi, non facciamo scherzi! L'unico attempato troione/puttanone/baldraccone della blogsfera sono io! E non tollero rivali, sappilo!

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    3. Giovanni forse hai ragione. Il sig. Top Ganz tenta di essere galante ma non gli riesce.

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    4. Barbara dai che non c'era nessun intento di toglierti lo scettro. Il sig. Top Ganz immagino tra un po' mi presenterà le sue scuse e ci spiegherà sta metafora decurtisiana.

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    5. red.cac., non so da chi abbia imparato il sig. Top Ganz ma di sicuro ha bisogno di altre lezioni.

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    6. Signora Rachel, io non sono mai galante (per quello si rivolga pure ai suoi due gattoni). Io sono schietto. Sempre. Le ho esposto sopra schiettamente la mia simpatia nei suoi confronti (solo internettiana, ripeto). E altrettanto schiettamente le dico che mi farò agevolmente una ragione della sua ostilità, e senza bisogno di insultarla o parlar male di lei, come fanno gli sciocchi. Giacché è da sciocchi recriminare e cercare rivalse per il fatto di suscitare antipatia in chi avremmo preteso o sperato di suscitare simpatia.
      Se quindi è della mia pretesa galanteria che dovrei chiederle scusa, non mi sogno neanche di farlo, visto che galante con lei non sono e non son mai stato. Né mi sentirò mai di doverle delle scuse per aver chiamato "fuffa" l'argomento del suo post, ché la cosa è oggettivamente vera e quindi esente da qualsiasi ammenda, come chiamar acqua l'acqua. Le chiedo invece calorosamente scusa di qualunque altra mia parola che le sia suonata importuna, per quanto nulla mi è più estraneo dell'intento di offenderla.

      Anche stavolta, a proposito di insulti, un PS per M.me Barbarà.
      Confermo, M.me, di averle affibbiato i simpatici epiteti da lei sopra ricordati. Lei però, da persona onesta qual'è, provi a riproporre le occasioni in cui ciò avvenne. In questo modo potremo verificare chi iniziò ad insultare chi. Perché nessuna persona onesta può scandalizzarsi per il fatto di ricevere ingiurie da una persona che si è appena finito di insultare.

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    7. Topo, non entriamo nel merito dei tuoi pipponi. Poiché però la figuraccia la facciamo noi che ti mandiamo in giro, procura d'ora in poi di scrivere qual è senza apostrofo.

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    8. Si direbbe che il sorcio sia pagato a cottimo per dimostrare che non capisce un cazzo, non ha mai capito un cazzo, non capirà mai un cazzo. E non ci provo neppure, a spiegargliene il perché o a indicargli dove sta l'errore, perché tanto è scontato che non capirebbe un cazzo.
      PS 1: l'unica OGGETTIVA definizione di fuffa è quella relativa all'antiestetica lanetta che si forma sui tessuti. Tutto il resto è oggettivamente soggettivo.
      P.S. 2: ma uno in casa propria avrà o no il diritto di dire quel cazzo che gli pare senza che arrivi il sorcio di turno col ditino alzato a dare pagelle?!

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    9. Lei, al solito, insulta e travisa, M.me. Immagino gli stracciamenti di vesti fra lei e i suoi cari farisei tropstronzi se io le replicassi nello stesso suo gergo portuale.
      Lei travisa, dicevo (vedasi suo PS2): è lei che è venuta qui - niente affatto in casa sua, a meno che lei e la S.ra Rachel non siate lo stesso soggetto - alle ore 12:55 del 24 giugno, interferendo col suo stesso pranzo, a chiosare un mio commento del giorno prima (cosa ci fosse da penetrare nella sua chiosa, poi, lo sa solo lei, che nondimeno mi accusa di non aver compreso tanta ingiuriosa banalità).
      E po: non pretenderà mica che uno non abbia il diritto di replicare a chi lo chiama in causa abitualmente, come fa lei nei miei confronti per compiacere la manica dei suoi amici gonzi. Ma su. Oltretutto, se io tacessi, la cosa dovrebbe suonarle assai più irrispettoso. O no? Anzi, a scanso equivoci, sappia piuttosto che io non la ritengo per nulla una vecchia miserabile rimbecillita cui nessuno ritiene opportuno dare ascolto, eh.

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    10. Questo è chiaro, Topo, e bisogna dartene atto. La tua definizione è di "attempato troione".

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  7. Senti, in tutta confidenza, che tanto non ci sente nessuno: ma tu quanti te ne fai ogni sera nel dopo teatro? Così, giusto per farmi un'idea.

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    1. Mi dispiace deludere le aspettative ma a teatro non ci vado.
      [Le scuse non sono ancora arrivate.
      Peccato sig. Top Ganz, peccato.]

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    2. Intendi dire che per sbizzarrirti non aspetti neppure che sia finito il teatro?! Ommioddio che mancanza di stile! Da te non me lo aspettavo, guarda, veramente non me lo aspettavo.
      (Le scuse non sono il suo forte, sai)

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    3. Ci prendiamo noi la responsabilità. E' un nostro fesso, e spesso manca il pitale di mezzo metro o più. Noi gliel'abbiamo spiegato tante volte che solo da noi può ricevere indulgenza, ma lui è duro.

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    4. Le scuse me le deve presentare il sig. Top Ganz in persona.
      Grazie lo stesso ragazzi.

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    5. Lei sia però così cortese da spiegarmi di cosa. Vede, io non sento proprio di averle mancato di rispetto nei commenti precedenti, e lei mi insegna che - da Socrate passando per Plotino, Agostino, Giansenio, Pascal, ecc. su su fino a Blondel - non v'è peccato senza coscienza del peccato stesso. Pertanto posso al massimo ribadirle le mie scuse generiche già propostele prima.

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    6. Top Ganzo: " E poi M.me Rachel, restando nella metafora decurtisiana, è impegnata altrimenti nel dopo teatro. Con ben altro genere di corteggiatori."
      Lei non è propriamente un gentiluomo sig. Top Ganz.
      [OT: ma oltre Totò, Peppino e Chaplin, quali altri attori conosce? Forse dovrebbe andare un po' al cinema. Sono usciti nel frattempo tanti bei film con attori nuovi.]

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    7. Vabbè, d'accordo, lei dev'essere malevola nei miei confronti, altrimenti fa brutta figura coi suoi amici.
      Dice di meritare la mie scuse, ma mi spiattella serenamente l'insulto bell'e buono di "non essere un gentiluomo".
      Quanto ai corteggiatori, non me la bevo che si sia offesa per quello. Trattavasi di metafora, come del resto detto espressamente.Nella sua vita speravo avesse o desiderasse estimatori migliori dei due cicisbei da camerino (è sempre metafora, Signora) qui sopra. Questa semplicissima cosa intendevo dire, ma lei lo aveva capito benissimo, solo che appunto - ripeto - con me deve fare l'ostile per partito preso. Ma gliel'ho detto, se è così, pensi pure quel che vuole del sottoscritto, ché riuscirò in ogni caso a farmene una ragione.
      Quanto agli attori cosa c'entrano mai "tanti bei film con attori nuovi" quando a me i due cicisbei ricordano Totò & Peppino e niente affatto Clooney, Seymour Hoffman o chiunque lei abbia recentemente apprezzato al cinema.

      P.S.. In tema di cultura cinematografica mi lasci stare. Le conviene.

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  8. Ho colmato una lacuna (a cui non saprei attribuire un qualsivoglia grado di gravità): non sapevo dell'esistenza di una manzotta paciarotta che risponde al nome di Selvaggia Lucarelli.

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    1. Marcoz tranquillo, anche lei non sa della nostra esistenza.

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    2. Malissimo, altro che tranquillo.
      Sig.ra Lucarelli, yuhuh, sono qui, in fondo (chissà mai che il pingback la porti da queste parti). Sì, va bene, non sono un granché, ma se le capitasse un accidentale momento di noia, potrei tornare utile, in qualche modo. Come dice, come fa a contattarmi? Semplice, può risalire alla mia identità e alle mie coordinate partendo dal mio nickname, perché è l'abbreviazione di un nome vero, mica di un anonimo.

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    3. [Comunque, nel caso che lei, sig.ra Lucarelli, passasse davvero da queste parti, oltre a chiedere venia per l'espressione da me usata qua sopra (ma che riflette una genuina ammirazione di fondo), desideravo dirle che recitavo una parte, mentre redigevo il commento, e che i contenuti connotati da dislessia sono voluti; per capirci meglio, non sono frutto del mio consueto modo di ragionare.

      Con la faccia sotto i suoi piedi*,
      Suo umilissimo
      Marcoz]

      *ho una particolare predilizione, per i piedi

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    4. Niente, ancora nessuna visita dal blog della Lucarelli.

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    5. Come il tenente Drogo, attendo.

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    6. Sta atteno Marcoz, perché da Drogo, alla fine, non arrivò esattamente una bella fanciulla.

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    7. Può capitare di ammalarsi.

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