19 gen 2014

Lesson number eight: La pastella


La pastella è una ricetta base che serve per poter friggere verdure o pesce.
Ho voluto qui indicarvi due modi per prepararla. Uno più "light" senza uovo ma non illudetevi, la frittura annullerà ogni vostra velleità dietetica.
Ho anche cercato di indicarvi delle quantità ma, come ben sapete, io tendo sempre ad esagerare in eccesso.

Ricetta della pastella "light"

500 gr farina
500 ml acqua frizzante
3 cucchiai di olio extravergine  di oliva
sale qb

Mettete in una ciotola d'acciaio tonda [ la mia è di Ikea ma voi potrete acquistarla dove volete, non è fondamentale la provenienza ai fini della nostra ricetta ] tutti gli ingredienti.
immagine non mia

Mescolate bene con una frusta da cucina [ anche se non è come quella della foto fa lo stesso ]


immagine non mia


La pastella sarà pronta quando la consistenza sarà abbastanza densa, un pò più dello yougurt ed avrà quest'aspetto

immagine non mia


Ricetta della pastella con l'uovo

2 uova
Una tazza di farina
Un bicchiere di acqua minerale
Olio extra vergine di oliva q.b.
sale qb

Separate precedentemente i rossi delle uova dagli albumi. Questi ultimi montateli a neve.
Mettete in una ciotola la farina e i rossi con un pò di sale e girate con la solita frusta.
Aggiungete un pò di olio continuando a girare. Verso la fine inserite gli albumi e mescolate fino a che non avrà un aspetto simile a questo

immagine non mia anche se potrebbe visto quanto è pasticciata 



A questo punto non avete che da tagliare le vostre verdurine miste o preparare il vostro pesce e potete iniziare a friggere in abbondante olio di arachidi.

Io nel frattempo mi rilasso e mi leggo un bel libro. Non ho proprio nessuna voglia di mettermi a friggere.






30 commenti:

  1. Beh, sarà contento Erasmo. E pure io.

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    1. Beh, mi fa piacere avervi accontentato.

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    2. Grazie. Eseguirò.
      (nel frattempo sono stato da Yotvata. Ottimo)

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    3. Il fritto di Yotvata è imbattibile.

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  2. Mia madre, non so se solo per i fiori di zucca o anche per le altre cose, ci metteva anche un po' di cognac e di zucchero.
    PS: mezzo chilo di farina?????? Quante tonnellate di roba ci devi inzuppare?

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    1. Volendo ci si puó aggiungere della birra. Il cognac mai aggiunto ma sicuramente tua madre sapeva quello che faceva.
      Riguardo al mezzo kg di farina ho esagerato di proposito, volevo vedere se eravate attenti. In realtá basta dimezzare la quantitá per realizzare un frittino vegetale per due.

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    2. Anche mia madre, dopo un momento di stupore, ha bonchiato: "ma come mezzo chilo? Va be' ne preparerà un po' alla volta".

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    3. Mi fa piacere che anche sua madre segua le mie ricette.
      Le dica che quando uscirá il mio libro la prima copia sarà la sua.

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    4. Una copia omaggio anche per il sig.Train, che è uomo di buone letture, purché gratuite.

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    5. Bisognerá trovare un editore molto temerario.

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    6. All'editore non lo diciamo. Mica siamo fessi.

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    7. Erasmo, lei, come al solito, sminuisce il sig. Train, che non non solo uomo di buone letture, ma anche di buona tavola!

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    8. Non esprimo giudizi sull'arredamento di casa Train.

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    9. Vorremo far notare alla gentile titolare che il comportamento del suo amico topgonzo non è corretto ,visto che è stato chiamato in causa il blogger Jazztrain, oggetto di dileggio da parte di Erasmo che è solito sbeffeggiarlo con il ,nomignolo signor Train . Miss Rachel, lei fa l'intransigente con noi quando critichiamo i topgonzi e tollera i comportamenti scorretti delsuo amico Erasmo nei confronti di un blogger la cui unica colpa è quella di essere antipatico al suo amico Erasmo topgonzo?

      Manfredi

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    10. Suvvia, non si innervosisca sig. Manfredi.
      Ha provato piuttosto la mia ricetta?

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    11. Signora Rachel, assaggerò la sua ricetta se lei risponderà alla mia domanda.

      Manfredi

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    12. Le dedicherò una delle mie prossime ricette ma deve darmi un aiutino: Le piacciono le frattaglie?

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    13. Sono vegetariano.

      Manfredi

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    14. Le scelte sono scelte, però, caspita, essere vegetariani mi fa specie: non una cotoletta, una fetta di salame o un po' di pesce (che so, un sauro ogni tanto…).

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    15. Marcoz, Rachel non può mangiare il salame, non è un cibo kosher.

      Manfredi Beruschi

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    16. Ma io mica mi riferivo alla gentile titolare del blog.

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    17. Marcoz, lei è molto gentile e la ringrazio per la sua costanza.
      Purtroppo non posso dire la stessa cosa del sig. Manfredi Beruschi che ha la convinzione di poter sapere cosa mangio io, maggiorenne e vaccinata.

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    18. Rachel, per me lei può mangiare qualunque cosa: può mangiare il salame e tutti i prodotti derivati dal maiale, può mangiare i crostacei, i molluschi e i pesci senza squame, può proporre delle ricette che non siano kosher, forse il suo rabbino non sarà contento perché non è una osservante della Torah, ma, pur avendo avuto antenati di origine ebraica, non sono il suo rabbino, e non mi permetto di giudicarla.

      Manfredi

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    19. Gentile Rachel, va però osservato, a parziale discolpa del sig. Manfredi, che la grafica di questo blog non lo ha aiutato; e mi riferisco in particolare al template previsto dai programmatori per la cascata dei commenti.
      Infatti, lo spazio bianco tra un intervento e l'altro (che vive anche tra il mio primo commento e quel "Sono vegetariano. Manfredi") può indurre facilmente all'errore qualsiasi soggetto che abbia una "sconvenienza energetica" a fissare nella memoria eventi e circostanze per più di mezzo secondo.

      Buona giornata

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    20. E' tutta invidia. Sapessi cosa mangia lui, e in che padelle lo cuoce.

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    21. Sempre a parlar male degli altri, vero signor Erasmo?

      Manfredi Beruschi

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  3. Oddio, mia madre, se vogliamo dire le cose come stanno, è la cosa che più mi fa rimpiangere di non avere un fratello, perché se lo avessi mia cognata sarebbe forse l'unica donna al mondo che mai e poi mai e poi mai rischierebbe di sentirsi dire ah ma come cucinava mia madre... E anche con la pastella era soprattutto coi dettagli che non ha mai imparato a regolarsi, una volta dopo aver mangiato a cena i fiori di zucca fritti appunto con la pastella mi è toccato passare tutta la notte a bere, quattro litri di acqua ho fatto fuori, e non ho fatto una goccia di pipì più del consueto, il che significa che era stata tutta utilizzata dal mio corpo per rimediare ai disastri materni. Però, detto questo, il goccino di cognac secondo me ci stava bene. E adesso che ci ripenso, anche una parente che è vissuta a lungo in Africa e faceva spesso le banane fritte, mi ha detto che nella pastella ci metteva un goccio di cognac.

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  4. Apprendo che Rachel usa due pesi e due misure, però è una titolare gentile.

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